Reagire al velleitarismo #193
Ultimo numero dell'anno dove parliamo di Occidente, potere e tecnologia.
La fine dell’Occidente, senza catastrofe
Nel suo intervento su Substack, la fine dell’Occidente come lo abbiamo raccontato Fabio Sabatini mostra come non siamo alla fine dell’Occidente, ma alla fine del racconto che lo ha sostenuto. Democrazia liberale, mercato e progresso hanno perso forza simbolica prima ancora che efficacia materiale. Il risultato non è il collasso, ma un vuoto narrativo che viene rapidamente occupato da nostalgia, risentimento e semplificazione.
Quando il potere diventa mito
Rileggendo Eyes Wide Shut, l’analisi su Kubrick, il complotto e l’immaginario del potere su Vulture mostra come il film sia diventato una lente attraverso cui interpretare l’ossessione contemporanea per élite invisibili, rituali e potere opaco. Non conta tanto stabilire se i complotti siano veri o falsi, quanto capire perché funzionano in una fase in cui il potere è percepito come reale ma indecifrabile.
Big Tech e fine dell’innovazione
Nel lungo saggio sulla trasformazione delle Big Tech in macchine di rendita si sostiene che le grandi piattaforme abbiano smesso di essere motori di innovazione per diventare dispositivi di estrazione di valore. L’innovazione sopravvive come linguaggio, come storytelling permanente, mentre nella pratica dominano concentrazione e asimmetrie di potere.
L’illusione salvifica dell’IA
L’analisi di Forbes sulla possibile bolla dell’intelligenza artificiale evidenzia come il rischio principale non sia tecnologico ma politico. Le aspettative gonfiate rischiano di tradursi in una nuova crisi di fiducia, più che in una rivoluzione mancata.
Una parola che sposta il confine
Nell’analisi sull’ingresso della “remigrazione” nel dibattito pubblico italiano Leonardo Bianchi mostra come termini nati ai margini stiano ridefinendo il perimetro del dicibile. Non è la fattibilità delle proposte a contare, ma la loro funzione simbolica nel ridefinire i confini della politica.
Il terzo incomodo
Arriverà qualcuno a inserirsi nella rivalità tra Sinner e Alcaraz? Il 2026 sarà l’anno in cui esploderà uno dei terribili ragazzi pronti a incrinare questa specie di storia d’amore?
Giuliano Malatesta, Simone Spezia e Nightreview su Mezza Riga.


