Reagire al velleitarismo #191
Dal vuoto del centro politico alle nuove frontiere dell’IA, dai traumi di guerra alla rivoluzione urbana di Zohran Mamdani.
Zohran Mamdani e la rivoluzione dell’urban life
Un approfondimento sul fenomeno Zohran Mamdani, nuovo volto del socialismo urbano americano che ha sbaragliato le vecchie élite democratiche a New York. In due contributi — Mamdani’s Win and the Price of Urban Life: Why City Voters Are Seeking Change (INET Economics) e Chi è Zohran Mamdani, il socialista che ha conquistato New York (Focus America) — si racconta come il giovane sindaco di New York abbia ribaltato le dinamiche urbane centrando la politica su abitare, trasporti pubblici gratuiti e welfare locale.
Un ulteriore approfondimento, Il metodo Zohran che lo ha reso sindaco, ricostruisce le strategie di mobilitazione dal basso che gli hanno permesso di unire attivismo, comunità e pragmatismo. Il successo di Mamdani è interpretato come il segnale di una trasformazione più ampia: quando la vita urbana diventa insostenibile, gli elettori scelgono chi mette al centro i bisogni quotidiani.
Il centro politico si sta svuotando
Negli ultimi anni si assiste a un’erosione del centro politico che avevamo ritenuto stabile. L’articolo Hollowed-out: Can the Centre Hold? di Geoff Mulgan analizza come le élite moderate stiano perdendo presa sulle masse, con conseguenze che rischiano di alterare la capacità di governare dei sistemi politici occidentali. Un approfondimento lucido sul rischio che la polarizzazione renda “vuoto” il centro democratico.
Le ferite di Sarajevo riaperte da Gaza
La guerra a Sarajevo e il conflitto nella Striscia di Gaza sono legati da ferite profonde che restano aperte. Nell’articolo Guerra chiama guerra. Come le bombe su Gaza hanno riaperto i traumi del conflitto a Sarajevo pubblicato su Wired Italia, si racconta come oltre 1,75 milioni di persone in Bosnia Erzegovina convivano con disturbi post-traumatici da stress, dovuti all’assedio della città quasi trent’anni fa. Le immagini di Gaza fungono oggi da “trigger” per l’emergere di traumi latenti, mostrando quanto la memoria dei conflitti resti viva nelle generazioni successive.
L’università cinese e la nuova era dell’intelligenza artificiale
Nel contesto globale dell’istruzione superiore, l’articolo Chinese Universities and AI Use del MIT Technology Review esplora come le università cinesi stiano adottando l’intelligenza artificiale in modo sistematico — dalla didattica alla ricerca — indicando una trasformazione rapida che potrebbe influenzare anche il modello universitario europeo. Una riflessione su competitività, etica e controllo nella formazione di nuova generazione.
I social media come terreno di scontro
Nel suo articolo Gli anti-social media, Fabio Sabatini analizza la nascita di un movimento “anti-social” che rifiuta la logica delle piattaforme, viste come strumenti di alienazione, dipendenza e superficialità. Si tratta di una riflessione ampia sul futuro della comunicazione online: i social network, un tempo simbolo di connessione e libertà, oggi sono sempre più percepiti come luoghi di polarizzazione e manipolazione emotiva.
Propaganda, meme e complotti nell’era digitale
Un altro lato della rete emerge nell’articolo Meme neonazisti e l’amministrazione Trump pubblicato da Leonardo Bianchi su Complotti, che ricostruisce la diffusione, da parte del governo americano, di simboli e narrazioni estremiste attraverso i meme. L’autore mostra come ironia, cultura pop e ideologia possano fondersi in forme di propaganda sofisticata e difficili da contrastare. È un richiamo alla necessità di una nuova alfabetizzazione digitale capace di leggere il potere politico dietro la leggerezza apparente dei contenuti virali.


