Reagire al velleitarismo #190
Privatizzazione della sovranità, algoritmi e sostituzione umana, calcio e capitalismo e le altre notizie.
La grande bolla dell’AI
Sul Substack Technicismi, “La grande bolla dell’AI” analizza la corsa all’intelligenza artificiale come una gigantesca speculazione finanziaria e narrativa. Mentre startup e colossi tecnologici gonfiano valutazioni e promesse, emergono i limiti concreti di un settore ancora poco trasparente e dominato da logiche di marketing più che da reale progresso scientifico. Una riflessione necessaria in un momento in cui l’AI rischia di diventare una religione più che una tecnologia.
Dalla Silicon Valley al Pentagono: la privatizzazione della sovranità
Il progetto investigativo coordinato da Francesca Bria The Authoritarian Stack racconta come un gruppo di miliardari tech – da Peter Thiel a Elon Musk – stia costruendo una nuova architettura del potere: un sistema dove aziende private gestiscono funzioni tipicamente statali, dalla difesa ai dati pubblici.
Palantir, Anduril, SpaceX e altre imprese legate a venture capital ideologici come Founders Fund e a16z incarnano un modello di sovranità privatizzata. L’inchiesta mostra come questo “blocco tecnologico autoritario” stia già esportando la propria influenza in Europa, dove infrastrutture strategiche vengono affidate a piattaforme americane.
Un approfondimento che vale il tempo della lettura — e dell’inquietudine che lascia.
Palantir assume liceali: un nuovo modello di élite?
Il Wall Street Journal racconta un altro volto del potere tech: quello della selezione. In questo articolo, Palantir annuncia di voler assumere direttamente diplomati delle scuole superiori, sostenendo che l’università sia “una perdita di tempo”.
Dietro la retorica meritocratica, si nasconde un’idea precisa: creare una nuova generazione di tecnici fedeli al modello aziendale, fuori dai circuiti accademici e dal pensiero critico. Una mossa che dice molto sulla visione di mondo che anima l’industria tecnologica.
Lavoro, algoritmi e sostituzione umana
Nel suo pezzo “Come ho perso il lavoro, sostituita da un algoritmo”, Charlotte Matteini racconta in prima persona cosa significa essere rimpiazzati dall’automazione. È una storia concreta, che intreccia precarietà, intelligenza artificiale e assenza di tutele. Un racconto che mette in luce come la “transizione digitale” non sia solo un tema tecnologico, ma una questione profondamente sociale.
Censura, meme e libertà di parola negli Stati Uniti
Un’inchiesta di The Intercept, “Larry Bushart, Tennessee e la guerra ai meme”, esplora un caso surreale ma emblematico: un insegnante sospeso per aver condiviso un meme satirico su Charlie Kirk, figura di spicco della destra americana. L’episodio si inserisce in un clima crescente di polarizzazione e controllo ideologico, dove la libertà di parola diventa un terreno di scontro tra culture e poteri.
Calcio e capitalismo: la Superlega come paradigma
Anche lo sport riflette le tensioni del nostro tempo. Il New York Times Athletic dedica un approfondimento alla nuova offensiva del Real Madrid per rilanciare la Superlega, un progetto che mira a concentrare potere economico e mediatico in poche mani. Un laboratorio perfetto per osservare le dinamiche di concentrazione e privatizzazione che attraversano anche il mondo della tecnologia e della politica.


