Reagire al velleitarismo #158
Il terremoto dentro AI, la morte potrebbe non essere come la conosciamo, Trump e i suoi rivali verso le primarie e le altre notizie.
Il terremoto dentro OpenAi
L’uscita del fondatore Sam Altman, la rivolta dei dipendenti, il repentino rientro, cosa si nasconde dietro il progetto Q* (q star). Carola Frediani riassume la settimana più incredibile dell’azienda che ha lanciato ChatGPT.
Gli articoli sono stati, naturalmente, numerosissimi. Cito tra tutti Wired Italia che fa un focus sul progetto Q* e Casey Newton nella sua newsletter The Platformer.
Sempre Wired racconta i quattro gruppi che dominano il dibattito sullo sviluppo dell'AI: tecno-apocalittici, utopisti, attenti all'etica o alla sicurezza, le cui idee hanno infiammato la battaglia per il comando di OpenAI
Germania, Francia e Italia raggiungono un accordo sulla regolamentazione dell’IA. Ma cosa c’è dietro?
Germania, Italia e Francia hanno raggiunto nei giorni scorsi un accordo su come dovrebbe essere regolamentata l’intelligenza artificiale, secondo un documento congiunto visionato da Reuters che dovrebbe accelerare i negoziati a livello europeo.
Secondo il piano dei tre governi, sia i piccoli che i grandi fornitori di tecnologia IA nell’UE saranno tenuti a rispettarle.
I governi dei tre paesi dell’UE hanno affermato che questo apparente vantaggio competitivo per i fornitori europei più piccoli potrebbe portare a una minore fiducia nella sicurezza di questi fornitori, con conseguente minor numero di clienti. Pertanto, dicono, le regole di condotta e di trasparenza dovrebbero essere obbligatorie per tutti.
Da molte parti, però, si fa riferimento a un’intensa attività di lobbying sull’Ai Act: “Abbiamo assistito a un'intensa attività di lobbying da parte delle Big Tech sulla legge sull'AI, con innumerevoli incontri con i parlamentari europei e accesso ai più alti livelli decisionali. Sebbene pubblicamente queste aziende abbiano chiesto di regolamentare l'AI pericolosa, in realtà stanno spingendo per un approccio laissez-faire in cui le Big Tech decidono le regole", ha dichiarato Bram Vranken di Lobbycontrol a TechCrunch.
Anche per Euractiv, questa alleanza, ben organizzata e politicamente potente, cerca di far ricadere la regolamentazione esclusivamente sugli sviluppatori di applicazioni.
Nikki Haley può battere Trump nelle primarie Repubblicane?
C'è un tratto comune in tutti i sondaggi riguardanti le primarie del Partito Repubblicano: in cima alle rilevazioni, ormai indisturbato da diversi mesi, vi è Donald Trump.
Ma c’è una novità: Nikky Haley, una delle candidate che sta affrontando la campagna elettorale con un profilo un po' più moderato rispetto a Donald Trump e Ron DeSantis. I suoi dati sono in crescita in diversi stati. Ne parla Elezioni Usa 2024.
Intanto l’ex presidente sta concentrando i suoi attacchi più feroci sugli oppositori politici interni, suscitando nuove preoccupazioni tra gli esperti di autocrazia, come spiega il NY Times.
La domanda più grande della nostra esistenza: che cos’è la morte?
Siamo qui finché, all'improvviso, come una luce spenta, non ci siamo più.
Ma le nuove neuroscienze stanno mettendo alla prova la nostra comprensione del processo della morte, offrendo opportunità per i vivi.
La nostra idea della morte è pervasiva, ma stanno emergendo prove che si tratta di un costrutto sociale obsoleto, non realmente radicato nella biologia. Morire è infatti un processo, senza un punto chiaro che delimiti la soglia oltre la quale qualcuno non può tornare indietro.
Scienziati e molti medici hanno già abbracciato questa comprensione più sfumata della morte. Man mano che la società si mette al passo, le implicazioni per i vivi potrebbero essere profonde. "Esiste il potenziale per la rianimazione di molte persone", afferma Sam Parnia, direttore della ricerca in terapia intensiva e rianimazione presso la NYU Langone Health.
I neuroscienziati, ad esempio, stanno imparando che il cervello può sopravvivere a livelli sorprendenti di privazione di ossigeno. Ciò significa che la finestra di tempo a disposizione dei medici per invertire il processo di morte potrebbe un giorno essere estesa. Allo stesso modo anche altri organi sembrano essere recuperabili per un periodo molto più lungo di quanto indicato nella pratica medica attuale, aprendo la possibilità di espandere la disponibilità di donazioni di organi.
Rachel Nuwer su MIT Technology Review.
Fino a che punto ci si può permettere Draymond Green?
Dopo l’ennesima espulsione di uno dei giocatori simbolo dei Golden State Warriors e dell’intera Nba, si è riaperto il dibattito sulla sottile linea tra l’agonismo e la giocata sporca, o direttamente violenta. Gli anni passano, i difetti aumentano, ma la sua presenza rimane imprescindibile per la squadra.
Daniele V. Morrone su l’Ultimo Uomo.