Reagire al velleitarismo #149
Fallimento della Silicon Valley Bank, etica e GPT-4, algoritmi nella PA e le altre notizie
Geni incompresi
Il fallimento della Silicon Valley Bank ha fatto emergere, tra le altre cose, l’ostilità di buona parte della società statunitense nei confronti delle aziende tecnologiche e delle società finanziarie che investono nel settore. Molti manager si sono lamentati pubblicamente del fatto che tante persone sui social network e sui mezzi d’informazione fossero contrarie al salvataggio della banca.
Secondo Ali Breland, giornalista di Mother Jones, questa ostilità si spiega con il fatto che da tempo queste aziende non sono più il motore di sviluppo del paese, e le persone se ne stanno accorgendo. “Nel 2015 un sondaggio del Pew research center rivelava che il 71 per cento dell’opinione pubblica aveva un’opinione positiva del settore tecnologico, e solo il 17 per cento aveva un’opinione negativa. Nel 2019 il primo dato era sceso al 50 per cento, il secondo era salito al 33”.
Gli algoritmi che regolano la pubblica amministrazione
In Italia da diversi anni alcune amministrazioni pubbliche affidano ad algoritmi e sistemi automatizzati la gestione di attività che riguardano i cittadini e le cittadine. Ma sapere esattamente quanti e quali strumenti di questo tipo sono in uso nei comuni, nei ministeri o in altri enti pubblici è molto difficile. Al momento non esiste infatti un registro ufficiale in cui rintracciare queste informazioni.
Sappiamo che c’è un algoritmo dietro al sistema che definisce le graduatorie scolastiche per le supplenze, ma anche nel software di riconoscimento facciale in uso alle forze di polizia (il Sari), o nel nuovo Vera, uno strumento introdotto nel 2022 dall’agenzia delle entrate per individuare gli evasori fiscali. E sempre grazie a un algoritmo durante la pandemia è stata assegnata la priorità per l’accesso ai vaccini anticovid in base alle caratteristiche di ogni persona. Infine con un algoritmo dovrebbe essere assegnata la carta Mia, da cui dovrebbe passare il nuovo reddito di cittadinanza.
Ne parla Donata Columbro su L’Essenziale.
Donald Trump si aspetta di poter essere arrestato
L’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha detto che si aspetta di essere arrestato nella giornata di martedì. L’annuncio è stato dato dallo stesso tycoon, che sul proprio social network Truth ha scritto: “Il candidato repubblicano ed ex presidente degli Stati Uniti d’America sarà arrestato nella giornata di martedì. Protestiamo e riprendiamoci la nostra nazione”. Due ore dopo questo messaggio, però, uno suo portavoce ha dovuto emanare una nota chiarificatrice, specificando come Trump non sia a diretta conoscenza di alcun timing relativo alla vicenda, e che con il suo messaggio abbia solamente voluto sottolineare la sua innocenza.
Ma cosa riguarda l'indagine per cui Trump rischia essere incriminato? L'inchiesta è condotta dal procuratore distrettuale di Manhattan Alvin Bragg, che dovrebbe accusare l'ex presidente di aver versato del denaro alla pornostar Stormy Daniels poco prima delle elezioni del 2016, in modo da avere il silenzio su una relazione fra i due avvenuta anni prima.
Tutta la vicenda su Elezioni Usa 2024.
GPT-4 è la versione più potente e migliore di ChatGPT. Ma OpenAI non spiega perché
GPT-4 è la release più segreta che OpenAI abbia mai rilasciato, segnando la sua completa transizione da laboratorio di ricerca no-profit a azienda tecnologica a scopo di lucro.
OpenAI ha scelto di non rivelare le dimensioni di GPT-4. In deroga ai suoi precedenti rilasci, l'azienda non rivela nulla di come è stato costruito GPT-4: né i dati, né la quantità di potenza di calcolo, né le tecniche di addestramento, spiega MIT Technology Review.
Luciano Floridi nel suo ultimo libro, lungamente dedicato all’etica del digitale, avverte che l’assenza di trasparenza - intrinsecamente dovuta ai limiti della tecnologia, derivanti da decisioni di design e dall’offuscamento dei dati sottostanti, oppure dovuta a vincoli giuridici in termini di proprietà intellettuale, si traduce spesso in una mancanza di controllo e/o di responsabilità e conduce a una mancanza di ‘“affidabilità”.
James Bridle sul Guardian dice che l'intelligenza artificiale nella sua forma attuale si basa sull'appropriazione pressoché totale della cultura esistente. E l'idea che sia effettivamente intelligente potrebbe essere attivamente pericolosa.
Saremo anche noi migranti climatici nel 2050?
Cosa potrebbe succedere se noi europei del sud, davanti alle previsioni di caldo sempre più asfissiante, decidessimo di emigrare nelle regioni più a nord del continente? Ci sarebbe posto per noi? Come verremmo accolti?
Claudia Bellante su Il Tascabile.