Reagire al velleitarismo #184
Molta intelligenza artificiale, l'amministrazione USA contro i vaccini, i negazionisti della carestia. Torna la newsletter dopo la pausa estiva.
Dopo l’algoritmo
Per anni, l’algoritmo ha scandito i ritmi delle nostre vite: selezionando i video che guardiamo, le playlist che ascoltiamo, le notizie che leggiamo. Ma l’intelligenza artificiale ci sta spingendo dall’èra dei suggerimenti a quella della creazione, in cui la cultura può essere evocata su richiesta.
Le arti sono un bersaglio privilegiato per l’AI: sono spesso mediate da dispositivi, intrinsecamente ripetitive, e disponibili online per l’analisi. Eppure la grande arte è anche idiosincratica e originale; ci piace anche perché ci attira chi l’ha creata. È probabile che, con la proliferazione dell’arte generativa, l’AI finisca per plasmare la vita culturale tanto quanto oggi lo fanno gli algoritmi dei social media. Se così sarà, il destino delle arti dipenderà da quanto sapremo valorizzare ciò che le macchine non possono fare.
Una eccellente indagine per capire se l’immaginazione umana saprà domare la macchina – o se verrà schiacciata da essa.
Contro la riduzione bayesiana dell’intelligenza artificiale
Enrico Maestri su Pandora Rivista sfida la visione riduttiva secondo cui l’intelligenza artificiale generativa sarebbe solo «statistica» o «indovinare la parola successiva», mostrando invece che questi modelli formulano vere e proprie ipotesi operative grazie alla logica dell’abduzione. Questo approccio non solo è tecnicamente più accurato, ma anche epistemologicamente più ricco, perché restituisce dignità e complessità al funzionamento dell’IA contemporanea.
I negazionisti della carestia
La propaganda israeliana sta diffondendo odiose teorie del complotto per negare la carestia nella Striscia di Gaza.
Ma per la prima volta, in un rapporto di 59 pagine, un organismo internazionale riconosciuto dalle Nazioni Unite ha sancito che nella Striscia di Gaza è in corso una carestia.
Ne parla Leonardo Bianchi nella newsletter COMPLOTTI!
Venti modi in cui l’AI migliorerà il mondo
L’intelligenza artificiale sta rivoluzionando il nostro futuro in venti modi chiave, aprendo possibilità concrete per migliorare il mondo. Dalla salute alla sostenibilità, dall’istruzione alla gestione delle crisi, l’AI offre soluzioni innovative e inclusive che possono potenziare benessere e progresso sociale. Il vero valore risiede nella capacità di progettare queste tecnologie con etica, equità e responsabilità, per garantire un impatto positivo su larga scala.
Una lunga analisi in due parti di Massimo Canducci - parte 1 - parte 2
La crociata di Trump e RFK contro i vaccini
Il 18 agosto 2025 il segretario alla Sanità Robert F. Kennedy Jr. (RFK) ha annunciato la cancellazione di 22 contratti federali per la ricerca sui vaccini a mRNA, per un valore complessivo di 500 milioni di dollari.
La motivazione ufficiale è fumosa e basata su affermazioni prive di qualsiasi riscontro nel dibattito scientifico. La sostanza, però, è chiarissima: i vaccini – perfino quelli anticancro – sono invisi all’amministrazione. Per il mondo MAGA è molto più redditizio alimentare la paura del pubblico verso l’innovazione, promuovere teorie del complotto e incoraggiare cure miracolistiche, dal crudismo agli antiparassitari per cavalli.
Fabio Sabatini nella sua newsletter.