Reagire al velleitarismo #143
I bias di Lensa, Qatargate, i 100 anni della strage del 18 dicembre e le altre notizie
Ultimo invio di newsletter nel 2022, ancora grazie a chi ha continuato e seguirmi durante questo anno e non ha mancato di farmi avere suggerimenti e osservazioni.
Ci vediamo nell’anno nuovo, dopo l’Epifania.
Buone feste!
La rivoluzionaria sfida per lo sviluppo del computer quantistico
Un dispositivo del genere potrebbe aiutare ad affrontare il cambiamento climatico e la scarsità di cibo, o anche a sfasciare la rete internet. Il suo impatto sarebbe "più potente di qualsiasi tecnologia sviluppata fino a oggi". Ci arriveranno prima gli Stati Uniti o la Cina?
Stephen Witt sul New Yorker.
Lensa e le immagini iper sessualizzate
Nelle ultime settimane i nostri social media sono state invasi dalle immagini dei nostri contatti rielaborate da Lensa, un’app di ritocco digitale lanciata per la prima volta nel 2018, ma di recente tornata in auge grazie all'aggiunta di Magic Avatars, una funzione alimentata dall'intelligenza artificiale che genera ritratti digitali delle persone in base ai loro selfie.
Come spesso capita quando si parla di intelligenza artificiale, i bias sono dietro l’angolo: da numerose testimonianze, risulta che l’esperienza per gli uomini sia diversa da quella delle donne e, nello specifico, le immagini femminili vengano restituite “ipersessualizzate”.
Lo spiegano Melissa Heikkilä su MIT Technology Review e Olivia Snow su Wired USA.
18 dicembre, il volto feroce del fascismo
A Torino cento anni fa, dal 18 al 20 dicembre 1922, i fascisti uccisero impuniti numerosi oppositori. Fu la dimostrazione che il volto legalitario del regime nascente era indistinguibile dal profilo criminale.
Carlo Greppi su Jacobin Italia.
L’effetto devastante del Qatargate sulle istituzioni Ue
Lo scandalo che ha coinvolto la vicepresidente, ora sospesa, del Parlamento europeo Eva Kaili e l’ex europarlamentare italiano Pier Antonio Panzeri, tocca con violenza la credibilità stessa delle istituzioni europee e può avere effetti devastanti nei delicati equilibri tra gli Stati membri e, al loro interno, tra le forze politiche più o meno inclini a sostenere il progetto europeo. Dalla risposta che Bruxelles saprà dare a questi episodi di corruzione, in attesa di conoscere la vastità del fenomeno, deriverà il futuro stesso dell'Unione. Il commento di Eleonora Vasques su Il Mulino.
Argentina-Francia ci ha ricordato perché amiamo il calcio
«Le finali non si giocano, si vincono». È una frase cinica e violenta, che ci è stata ripetuta da calciatori con le coppe in mano, da allenatori con gli occhi lucidi. Ci avevano fatto credere che fosse anche una frase vera, e lo era, almeno fino a ieri. A spezzare l’incantesimo serviva un sortilegio, una partita-mondo che contenesse al suo interno così tante partite da sovvertire l’ordine costituito che vede nel calcio uno sport che sottrae, che più si fa serio e meno offre.
Argentina-Francia è stata una partita bellissima, lì dove “bello” non vuol dir nulla, una partita fatta di controllo e caos, di grandezza individuale e collettiva, di errori gratuiti e di gesti tecnici meravigliosi. È stata la partita del fallimento e del successo, del possibile e dell’impossibile. È stata una partita così intensa che guardarla è stata come viaggiare, come correre in un prato a perdifiato, come perdersi nei vicoli di un porto.
Marco D’Ottavi su l’Ultimo Uomo.
Viaggio all'interno di Mar-a-Lago, dove si festeggia accanto a documenti secretati
Un lavoro interattivo meraviglioso ricostruisce come Donald Trump abbia conservato documenti riservati e top secret in alcune aree molto frequentate dagli ospiti della sua residenza in Florida.
Sul New York Times.