Reagire al velleitarismo #125
Proteste in Canada, sorveglianza e tecnologie di largo consumo, "polizia gazpacho", e le altre notizie.
Questa settimana parliamo di:
Le avventure di una coppia nello stato di sorveglianza creato dalla tecnologia di largo consumo
Dalle ‘Yellow Vest’ alla ‘Carovana della libertà’: chi c’è dietro le proteste che stanno paralizzando il Canada
La “polizia Gazpacho”
La storia triste della fusione fredda
Anche i lavori più fisici si spostano in remoto grazie all’intelligenza artificiale
La storia dei ristoranti ci dice anche come cambieranno dopo la pandemia
Le avventure di una coppia nello stato di sorveglianza creato dalla tecnologia di largo consumo
“Ho usato gli AirTag di Apple, un dispositivo bluetooth e un GPS per tracciare e osservare ogni mossa di mio marito”. Viaggio nella vasta rete di localizzazione che viene creata intorno a noi grazie strumenti tecnologici accessibili a tutti. Un'inchiesta in prima persona di Kashmir Hill sul New York Times.
Dalle ‘Yellow Vest’ alla ‘Carovana della libertà’: chi c’è dietro le proteste che stanno paralizzando il Canada
La “carovana della libertà” per protestare contro la pandemia e le misure restrittive è partita il 22 gennaio del 2022 dalla Columbia Britannica per arrivare a Ottawa ai primi di febbraio.
Ha attraversato diversi stati e, strada facendo, ha attirato una platea molto composita: oltre ai camionisti, ci sono estremisti di destra, attivisti antivaccinisti, aderenti a varie teorie del complotto, tra cui gli immancabili Qanonisti, e cittadini comuni contrari alle misure restrittive.
Leonardo Bianchi su Valigia Blu racconta la galassia composita dietro questo movimento che si sta replicando anche in Europa.
La “polizia Gazpacho”
La deputata estremista repubblicana Marjorie Taylor Greene, che dichiara apertamente di condividere le teorie complottiste di Qanon, ha innescato un'ondata di battute virali mercoledì dopo aver inveito sulla "polizia gazpacho" che pattuglia il Campidoglio a Washington DC.
Apparentemente Greene ha confuso il famoso gazpacho spagnolo con la Gestapo, la brutale polizia segreta dell'era nazista in Germania.
"Abbiamo la polizia gazpacho di Nancy Pelosi che spia i membri del Congresso, spia il lavoro legislativo che svolgiamo, spia il nostro staff e spia i cittadini americani", ha detto ha detto, riferendosi al presidente democratico della Camera.
La storia triste della fusione fredda
Il 23 marzo del 1989, il mondo fu colto di sorpresa quando, in una conferenza stampa all’università dello Utah, Martin Fleischmann e Stanley Pons dichiararono di aver ottenuto la fusione nucleare, non in un plasma caldissimo mantenuto a pressioni estreme all’interno di enormi e complessi reattori, ma “in provetta”, a temperatura ambiente. Non solo l’annuncio fece scalpitare gli ambienti accademici: l’attenzione dei media schizzò immediatamente alle stelle, e la fusione fredda conquistò i titoli di giornali e riviste di tutto il mondo. Sembrava una favola: due ricercatori universitari, con un’apparecchiatura relativamente semplice ed economica, scoprivano qualcosa che era sfuggito ad altri gruppi di ricerca più numerosi e che potevano contare su corpose sovvenzioni e strumentazioni sofisticate e costose.
Silvia Kuna Ballero su Il Tascabile.
Anche i lavori più fisici si spostano in remoto grazie all’intelligenza artificiale
Durante la pandemia molte mansioni si sono spostate in remoto, alcune aziende hanno superato il concetto di orario lavorativo. I progressi nell'intelligenza artificiale e in altre tecnologie consentono alle macchine di essere azionate da lontano. Le continue sfide poste dal virus e una crescente carenza di manodopera, combinate con i progressi nelle tecnologie stanno consentendo anche a un numero piccolo ma crescente di lavori fisici di andare in remoto. Ma quali ricadute ci saranno per i lavoratori? La storia completa su Wired Usa.
La storia dei ristoranti ci dice anche come cambieranno dopo la pandemia
Cosa ci dice la storia della ristorazione sul suo futuro? Le persone hanno apprezzato la riapertura dei ristoranti, e nelle ultime settimane le prenotazioni al livello globale si sono avvicinate a quelle del periodo prepandemico. I locali migliori hanno prenotazioni piene per i prossimi mesi. E i nerd della Silicon valley hanno creato dei software che riservano automaticamente i tavoli all’istante. Il futuro a lungo termine invece è meno chiaro. La pandemia ha spinto molti a comprare più cibo da asporto rispetto a prima (le entrate di Uber per la consegna a domicilio di cibo hanno superato quelle del servizio di trasporto tramite auto private), mentre altri hanno riscoperto l’amore per la cucina. I ristoranti non hanno molta scelta se non quella di continuare ad adattarsi. Questo significa allontanarsi ancora dal modello utilitaristico del diciottesimo secolo e dei precedenti, e puntare sempre di più su ciò che sanno fare meglio: offrire a chi ha bisogno di mangiare un assaggio di romanticismo, seduzione e amore. Un articolo di The Economist tradotto su Internazionale.