Reagire al velleitarismo #117
Controllo biometrico in Israele, capitalismo della sorveglianza, venti di guerra in Bosnia e le altre notizie.
Questa settimana parliamo di:
Cosa sappiamo del programma di controllo biometrico dell’esercito israeliano sui palestinesi
Siamo tutti oggetto di un’operazione segreta di estrazione di dati
Il complottismo: ultima “grande narrazione”?
L’uomo che vuole spaccare la Bosnia
Disperazione, rabbia, distruzione: come gli americani si sono trasformati in un'orda
Se il lavoro da remoto può rompere il monopolio USA
Cosa sappiamo del programma di controllo biometrico dell’esercito israeliano sui palestinesi
Negli ultimi due anni i militari israeliani hanno messo in atto un ampio programma di sorveglianza biometrica sui palestinesi dei territori occupati della Cisgiordania. Il programma integra tecnologie di riconoscimento facciale in una rete di videocamere urbane e smartphone utilizzati dai militari. Questi ultimi, attraverso un’app chiamata Blue Wolf, fotografano le facce dei residenti e le cercano su un database di immagini e di profili. Che è a sua volta una versione ridotta di un archivio più ampio, denominato Wolf Pack, e soprannominato informalmente da alcuni ex-soldati il “Facebook segreto per palestinesi”. Ne parla Carola Frediani su Valigia Blu.
Siamo tutti oggetto di un’operazione segreta di estrazione di dati
Le cosiddette Big Tech hanno guadagnato fortune immense - diversi trilioni di dollari - in un solo decennio applicando la logica di quello che Shoshana Zuboff chiama “capitalismo della sorveglianza”: un sistema economico costruito sull'estrazione e manipolazione segreta di dati umani a fini di business. Le democrazie liberali del mondo ora devono affrontare questioni non più rinviabili. Gli spazi di informazione (social in testa) che le persone considerano pubblici sono rigorosamente governati da interessi commerciali privati orientati al massimo profitto. Internet come mercato che si autoregola si è rivelato un esperimento fallito. Il capitalismo della sorveglianza lascia dietro di sé un terremoto sociale: la distruzione totale della privacy, l'intensificazione della disuguaglianza sociale, l'avvelenamento del dibattito pubblico con informazioni false o manipolate, la demolizione delle norme sociali e l'indebolimento delle istituzioni democratiche.
Monumentale articolo dell’accademica di Harvard e scrittrice statunitense, autrice del libro “Il Capitalismo della sorveglianza”.
Il complottismo: ultima “grande narrazione”?
Le teorie cospirative esistono da qualche secolo e nel corso della storia sono diventate spesso occasione di conflitti politici e sociali. L’impatto della pandemia non ha portato altro che nuovo alimento al complottismo. Franco Ferrari su Il Mulino.
L’uomo che vuole spaccare la Bosnia
Il paese sta vivendo la crisi più grave dagli anni novanta. Il leader serbo-bosniaco Milorad Dodik minaccia la secessione e c’è già chi teme una guerra.
Due articoli su Internazionale (traduzione dell’originale uscito su Der Spiegel) e Osservatorio Balcani e Caucaso.
Disperazione, rabbia, distruzione: come gli americani si sono trasformati in un'orda
La maggior parte degli imputati nel processo sull'assalto al Campidoglio di Washington del 6 gennaio scorso non faceva parte di gruppi di estrema destra o di sette cospirazioniste. Una storia affascinante e inquietante sulla natura umana.
Rachel Weiner, Spencer S. Hsu, Tom Jackman e Sahana Jayaraman su Washington Post.
Se il lavoro da remoto può rompere il monopolio USA
Con la pandemia il mondo del lavoro sta cambiando radicalmente. Stiamo assistendo a una grande ondata di dimissioni e all’idea che sia possibile lavorare da casa trasferendosi in campagna o in posti fuori mano soprattutto per attività che lo consentono (tipo queste). Nel mondo mai come adesso ci sono nazioni con alta qualità della vita e fusi orari favorevoli che stanno determinando il crollo del centralismo statunitense: lo spiega uno studio molto serio.